Progetti studenteschi

La squadra del nostro istituto che si è aggiudicata il premio per il miglior progetto nazionale nella finale nazionale di “CanSat” organizzata da Infini.to - Planetario di Torino, in collaborazione con ESERO Italia e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Gli studenti del settore tecnologico vincitori sono: Fabbri Giovanni, Vallefuoco Giuseppe, Minelli Riccardo, Manfredini Valeria, Pratizzoli Nicolò e Amrins Rayan. Hanno partecipato alla sfida con un prototipo interamente realizzato nei laboratori dell’Istituto in grado di rilevare diversi parametri fisici, fra i quali le radiazioni di radiazioni ionizzanti, prodotte per esempio dall’interazione di un meteoroide con l’atmosfera. Durante la competizione il Team ha raccolto i dati trasmessi dal minisatellite e rendicontato i risultati ottenuti. Complimenti ai vincitori e a tutta la squadra che ha collaborato alla realizzazione del progetto: Damiano Goretti, Stefano Ramponi, Sara Picciuto, Paolo Ronchetti. Un ringraziamento da parte dei ragazzi e delle ragazze ai docenti che hanno seguito, passo dopo passo, la squadra con utili consigli, ai compagni che hanno supportato il gruppo anche nei momenti più delicati, al personale Ata.
Complimenti da parte di tutta la comunità scolastica agli studenti e studentesse, ai docenti coinvolti nel progetto.
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Un gruppo di studenti del nostro istituto partecipa dal 9 all’11 maggio alla finale nazionale del progetto “CanSat” organizzata da Infini.to - Planetario di Torino, in collaborazione con ESERO Italia e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Ad accompagnarli i docenti Lara Boselli Lara e Marcello Melloni. Il progetto prevede una collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con il sostegno di numerose e qualificate organizzazioni nazionali attive nel campo dell’educazione e del settore spaziale.
CanSat è un’iniziativa che sfida gli studenti e studentesse a realizzare un minisatellite delle dimensioni di una lattina. L’obiettivo è quello di adattare tutti i principali sottosistemi presenti in un satellite, come alimentazione, sensori e un sistema di comunicazione, nel volume e nella forma di una lattina di bibite. Gli studenti avranno, inoltre, l’opportunità di lanciare i loro CanSat fino a 1 km di altitudine ed effettueranno un esperimento scientifico e/o una dimostrazione tecnologica analizzando i dati raccolti.
Il progetto mira a stimolare l’interesse per le discipline STEM e sviluppare competenze come il lavoro di squadra e la gestione di progetti ingegneristici. Nel nostro istituto è stato realizzato grazie al contributo di diversi docenti e studenti che hanno messo in campo le proprie competenze.
Gli studenti del settore tecnologico coinvolti sono: Fabbri Giovanni, Vallefuoco Giuseppe, Minelli Riccardo, Manferdini Valeria, Pratizzoli Nicolò e Amrins Rayan. Partecipano alla sfida con un prototipo interamente realizzato nei laboratori dell’Istituto in grado di rilevare diversi parametri fisici fra i quali le radiazioni di radiazioni ionizzanti, prodotte per esempio dall’interazione di un meteoroide con l’atmosfera. Durante la competizione il Team dovrà raccogliere i dati trasmessi dal minisatellite e successivamente dovrà rendicontare i risultati ottenuti.
Una giuria valuterà i lavori ricevuti: i progetti selezionati parteciperanno all’evento di lancio dei satelliti finalisti a livello nazionale, che si terrà nella primavera del 2025 in Emilia-Romagna. Il progetto vincitore dell’evento nazionale parteciperà all’evento internazionale organizzato presso la sede di ESA-ESTEC in Olanda il 17 e 18 giugno 2025, assieme ad altre rappresentanze scolastiche europee.
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Oltre 300 studenti e studentesse di 13 classi quinte hanno partecipato al progetto “Esercizi di memoria”. Un’occasione unica per capire che cosa sia successo in Italia negli anni della strategia della tensione grazie ai racconti e le testimonianze dei familiari delle vittime, dei sopravvissuti alle numerose stragi terroristiche dell’epoca. Prima di andare sul campo, gli studenti hanno partecipato alla lezione tenuta dalla docente Cinzia Venturoli dell’Università di Bologna che si occupa in particolar modo del rapporto fra storia e memoria e da molti anni studia i temi legati alle stragi che colpirono l'Italia e Bologna in modo particolare negli anni '70 e '80.
Una serie di eventi collocati nella cosiddetta Strategia della Tensione: un susseguirsi di stragi e attentati terroristici realizzati con la finalità “di rimettere l’Italia nei binari della “normalità” dopo le vicende del ’68 ed il cosiddetto autunno caldo. Si può presumere che Paesi associati a vario titolo alla nostra politica e quindi interessati a un certo indirizzo vi fossero in qualche modo impegnati attraverso i loro servizi d’informazioni. Su significative presenze della Grecia e della Spagna fascista non può esservi dubbio e lo stesso servizio italiano per avvenimenti venuti poi largamente in luce e per altri precedenti” (fonte “Comm stragi, II, 384-391; Numerazione tematica 2).
Le classi hanno poi intrapreso un viaggio della memoria nei luoghi delle stragi, accompagnate dai familiari delle vittime. Si è partiti dalla stazione di Bologna e, ripercorrendo le pietre di inciampo con i nomi delle 85 vittime, si è arrivati al Palazzo Comunale per incontrare alcuni sopravvissuti alla strage, familiari, volontari e soccorritori che, in quel lontano 2 agosto del 1980, si adoperarono per aiutare i feriti e recuperare i corpi delle vittime.
Ultima tappa il Museo della Memoria di Ustica per ripercorrere, passo dopo passo, le vicende storiche e geopolitiche che portarono, in un primo momento, all’insabbiamento dei fatti realmente accaduti.
L’installazione permanente di Christian Boltanski al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Palermo. Il relitto dell’aereo passeggeri viene mostrato nella cornice suggestiva ed evocativa che l’artista francese ha appositamente creato per la città.
Le 81 vittime della strage sono ricordate attraverso altrettante luci che dal soffitto del Museo si accendono e si spengono al ritmo di un respiro. Intorno al velivolo ricostruito 81 specchi neri riflettono l’immagine di chi percorre il ballatoio, mentre dietro ad ognuno di essi 81 altoparlanti emettono frasi sussurrate, pensieri comuni e universali, a sottolineare la casualità e l’ineluttabilità della tragedia.
Una giornata speciale, molto partecipata: gli studenti e le studentesse hanno dimostrato maturità e interesse verso un periodo storico complesso e difficile da ricostruire a fronte dei diversi depistaggi e vicende giudiziarie durate oltre 40 anni che hanno portato a numerose sentenze. L’ultima, in ordine di tempo, emanata il 15 gennaio 2025 dalla Corte di Cassazione che ha confermato i verdetti di primo e secondo grado, condannando Gilberto Cavallini all'ergastolo, per la Strage di Bologna del 2 agosto 1980.
La Corte d'Assise d'Appello ha confermato la sua responsabilità nella strage, qualificando il reato come "strage politica" anziché "comune", in linea con la tesi dell'accusa che vedeva Cavallini come parte di un gruppo eversivo di destra.
Grazie all’Associazione dei Familiari delle Vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, alla docente Francesca Roveri curatrice del progetto per l’istituto, ai docenti che hanno aderito all’evento.
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Emma Accorsi, Alice Diegoli e Letizia Li Volsi (classe 4B), accompagnate dalla docente Anna Schettino, hanno partecipato alla cerimonia di premiazione dei team nazionali e locali presso il Centro Studi Santa Maria Maddalena, alla presenza del presidente della Cassa di Risparmio di Volterra Alberto Mocchi e del presidente della Fondazione CRV Roberto Pepi. Focus della 3 giorni: “Economia, clima e sostenibilità ambientale".
Le studentesse hanno avuto l’opportunità di partecipare a numerosi workshop, convegni e visite ad aziende del territorio. In particolare si segnala il Convegno dal titolo “L’Economia incontra gli studenti” presso il centro Triangolo verde – Belvedere Spa di Legoli ubicato sull’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti di Peccioli, dove sono stati numerosi gli spunti di riflessione grazie agli interventi di: Renzo Macelloni, Sindaco di Peccioli; Roberto Pepi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra; Direttore Generale della CRV, Stefano Pitti; Luca Mercalli meteorologo e Fabrizio Carenini, Responsabile di Anima Sgr, azienda del settore del risparmio.
Al termine del Convegno, è seguito un vivace dibattito tra i relatori e gli studenti con domande sulle tematiche trattate, moderato dal giornalista del sole 24 ore, Gerardo Graziola.
Nel pomeriggio, si è svolta la visita all’ufficio finanziario della Cassa di C.R. di Volterra, al centro espositivo della Fondazione CR di Volterra, al Centro Storico e ad una bottega artigiana della lavorazione dell’alabastro.
Durante la cena presso il SIAF è intervenuta la Commissaria di Polizia Eva Ghilli sul nuovo codice della strada e sulla Sicurezza stradale. La terza ed ultima giornata è stata dedicata alla visita all’antica Azienda Locatelli (Le Saline di Volterra), dove le studentesse hanno potuto apprendere da vicino la produzione del sale più puro d’Italia.
Un ringraziamento alla docente Anna Schettino per aver promosso il progetto e coordinato i lavori dei team della scuola.
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Il nostro istituto ha ospitato 5 insegnanti provenienti da Malaga (Spagna) e da Bretten (Germania) per un programma di mobilità job shadowing. Si tratta una delle numerose opportunità del programma Erasmus+ rivolte ai docenti e allo staff scolastico che permette ai beneficiari di trascorrere un periodo all'estero presso scuole, università e enti di istruzione.
I docenti hanno condiviso numerose lezioni, in particolare nel campo della robotica e dell'automazione e visitato due imprese del territorio. Un anno fruttuoso sul fronte della mobilità in entrata: sono stati ospitati complessivamente 12 insegnanti e 30 studenti e studentesse. Tantissime le attività culturali proposte grazie al supporto degli insegnanti del nostro istituto e del Comune di Cento.
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- È l’inizio del caos….“Jekyll & Hyde: Siamo luce e ombra”.
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- Conservare il passato per progettare il futuro.
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