E' il titolo del libro scritto da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, coppia inseparabile, che ha messo in cantiere molti libri dedicati al tema delle mafie. In particolare, il libro citato, nasce “dalla raccolta (da parte degli autori) di lettere di ragazzi e adolescenti dalle quali emergono paura, rabbia, desiderio di rivalsa e ribellione contro l'illegalità, e solo raramente sconforto e rassegnazione”. Anche nell’incontro di oggi, al Palazzetto dello Sport, il magistrato Gratteri e il giornalista Nicaso, sono stati incalzati da tantissime domande degli studenti e delle studentesse, presenti in massa all’evento. Gratteri ha sottolineato quanto le mafie siano sempre più presenti dal Nord al Sud. Nella nostra regione hanno intercettato imprenditori, professionisti interessati a fare affari e profitti. La creazione di piattaforme on line, parallele a quelle ufficiali, stanno agevolando massicce operazioni illecite.
La mafia non è solo un problema di ordine pubblico ed è importante contrastarla a partire dalle giovani generazioni, come ha detto Paolo Borsellino “se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia, svanirà come in un incubo”. Tante le domande personali alle quali Nicola Gratteri ha risposto in modo esemplare. “non ho la libertà personale, ma mentale. Nella mia testa mi sento libero”.
Ringraziamo gli organizzatori, il Comune di Cento, , i docenti presenti. Un plauso ai nostri studenti e studentesse per l’attenzione e la serietà dimostrata!