Innovazione Didattica
Questo spazio Web ha lo scopo di proporre e condividere iniziative nell’ambito delle metodologie didattiche e organizzative innovative che, facendo anche ricorso alle nuove tecnologie, pongano al centro dell’azione didattica gli apprendimenti
L'Istituto Bassi Burgatti ha aderito al progetto “InnovaMenti" dedicato alla diffusione delle metodologie didattiche innovative, rivolto a docenti e alunni delle scuole di ogni ordine e grado, curato dalle Équipe formative territoriali nell’ambito delle azioni del Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
“InnovaMenti” intende promuovere l’utilizzo di metodologie innovative, attraverso brevi esperienze di apprendimento, dedicate nello specifico a gamification, inquiry based learning (IBL), storytelling, tinkering e hackathon, proponendo ai docenti interessati uno o più percorsi di sperimentazione in classe, lanciati con cadenza mensile, anche con la condivisione di materiali di progettazione didattica. In coerenza con il tema dell’innovazione metodologica, “InnovaMenti” si avvale di un impianto ispirato all’educational game: le attività di esplorazione di ciascuna metodologia verranno proposte, nel rispetto della programmazione curricolare del docente e della classe, come sfide didattiche per il conseguimento di badge simbolici alle classi partecipanti a ciascuna metodologia.
Le idee del Movimento Avanguardie educative
Le Idee del Movimento Avanguardie educative arricchiscono e incrementano di anno in anno la «Galleria delle Idee per l’Innovazione», luogo in cui sono raccolte esperienze verificate sul campo da un numero in costante crescita di scuole italiane e che sono oggetto di ricerca continua per INDIRE.
Il movimento delle “Avanguardie Educative”
Avanguardie educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione della scuola italiana.
Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione nato dall’iniziativa autonoma di INDIRE (l’Istituto che fin dall’anno della sua nascita – il 1925 – ha indagato e sostenuto le esperienze educative più avanzate nel territorio nazionale) con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione.
Il progetto si è poi trasformato in un vero e proprio Movimento – ufficialmente costituito il 6 novembre 2014 a Genova – aperto a tutte le scuole italiane; la sua mission è quella di individuare, supportare, diffondere, portare a sistema pratiche e modelli educativi volti a ripensare l’organizzazione della Didattica, del Tempo e dello Spazio del ‘fare scuola’ in una società della conoscenza in continuo divenire.
Repository di Avanguardie Educative
È stato pubblicato sul sito delle Avanguardie Educative, un repository contenente prodotti di carattere formativo, tutoriale e informativo/divulgativo frutto del lavoro dei ricercatori INDIRE in collaborazione con i docenti e i dirigenti scolastici impegnati in questo progetto di ricerca-azione. Il repository contempla sia prodotti realizzati dalle scuole del Movimento sia contributi alla ricerca INDIRE pubblicati in riviste scientifiche, in volumi o contenuti in atti di Convegni.
La Biblioteca dell'Innovazione INDIRE
L’Indire mette a disposizione della scuola italiana la Biblioteca dell’Innovazione, una piattaforma online per creare e condividere risorse didattiche, lezioni e approfondimenti. L’iniziativa assegna un ruolo centrale ai docenti che tramite il sito potranno ottenere informazioni e supporto sul piano metodologico per poi procedere con il caricamento dei video realizzati, rendendoli così disponibili a beneficio dell’intera comunità scolastica. Al momento, sono disponibili oltre 300 risorse video, con la prospettiva di crescere di giorno in giorno con lo sviluppo del progetto attraverso il contributo degli istituti scolastici.
Il progetto “La forza del dialogo” prevede il coinvolgimento delle scuole interessate e si propone di far conoscere il Debate in particolare alle scuole i cui docenti non hanno mai seguito formazione su tale metodologia.
Il progetto si struttura secondo diverse e molteplici attività, tra le quali si segnalano:
- formazione on line docenti delle scuole alla metodologia didattica per un totale di circa 12 ore cercando di privilegiare lavori per piccoli gruppi scelti a livello territoriale affinché l’approccio possa essere laboratoriale;
- formazione on line degli studenti delle classi scelte dai docenti insieme ai loro insegnanti di circa 6 ore, dove verrà spiegata la metodologia mettendoli in situazione tramite visione di video, di dibattiti realizzati dai coetanei e verrà loro fornita la cassetta degli attrezzi della metodologia;
- ricerca-azione da parte dei docenti coinvolti;
- momenti di peer-tutoring tra docenti e tra studenti;
- organizzazione di challenges tra studenti delle scuole coinvolte nella formazione.
- Rivolgendosi in primo luogo a scuole che non hanno mai sperimentato questa metodologia didattica, si partirà da una fase propedeutica, durante la quale i partecipanti familiarizzeranno con le tecniche per l’esposizione e con esercizi mirati per l’osservazione e per l’argomentazione minima, con esercizi dedicati e allenamenti nell’argomentare e con esercizi elementari per lo sviluppo delle attività linguistiche di stile.
Repository dei materiali del corso:
Le idee di Avanguardie Educative
Flipped classroom (la classe capovolta)
L’idea-base della «flipped classroom» è che la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di facilitatore, il regista dell’azione didattica.
Nel tempo a casa viene fatto largo uso di video e altre risorse digitali come contenuti da studiare, mentre in classe gli studenti sperimentano, collaborano, svolgono attività laboratoriali.
A tutti gli effetti il «flipping» è una metodologia didattica da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe.
È importante che il tempo ‘guadagnato’ in classe grazie al flipping venga usato in maniera ottimale e che le risorse utilizzate dallo studente nel tempo a casa siano di qualità elevata, oltre ad essere calibrate sul livello di conoscenza fino a quel momento raggiunto dal giovane. Una libreria di contenuti integrata con video online vagliati in base a qualità e accessibilità è il miglior punto di partenza per ottenere un buon risultato finale.
Perchè adottare l'idea?
- Per consentire il miglioramento delle interazioni educative in aula, ottimizzando di conseguenza il tempo a scuola; per sviluppare e rafforzare l’apprendimento autonomo e tra pari; per poter dedicare più tempo ai giovani che necessitano di maggior supporto.
- Per mettere al centro del processo lo studente fornendogli strumenti che gli consentono di approfondire gli argomenti, andando così a generare un contesto più ricco e stimolante. Gli studenti non solo sono attivamente coinvolti nel percorso e consapevoli degli obiettivi ma partecipano anche alla valutazione.
- Per promuovere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, la loro autonomia e capacità di lavorare con gli altri, preparandoli così meglio al mondo del lavoro rispetto alla didattica tradizionale.
- Perché il giovane è protagonista di attività orientate al problem solving e al learning by doing e interprete della propria conoscenza oltreché autore, grazie anche alla facilità con cui le ICT consentono di consumare/produrre contenuti.
MLTV: rendere visibili pensiero ed apprendimento
«MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento» è un modello educativo innovativo concreto, elaborato grazie alla collaborazione tra INDIRE, Project Zero (gruppo di ricerca della Harvard Graduate School of Education di Boston) e tre scuole capofila di Avanguardie educative.
MLTV è l’acronimo di Making Learning and Thinking Visible, denominazione usata durante la fase di sperimentazione e ricerca negli anni 2017-2018; successivamente, per favorire una miglior comprensione nel contesto italiano, si è mantenuto l’acronimo MLTV, aggiungendo però un sottotitolo più ‘parlante’ (da qui l’Idea «MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento»).
L'Idea si propone di valorizzare e mettere a frutto sia le conoscenze, le abilità e le competenze di tipo disciplinare che lo sviluppo del pensiero nelle diverse declinazioni: critico, creativo, logico-matematico, riflessivo, decisionale, sistemico (destinato al secondo ciclo d’istruzione).
«MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento» ruota attorno ad alcuni costrutti fondamentali: in primis, la documentazione, intesa come la «pratica di osservare, registrare e condividere attraverso media differenti il processo e il prodotto dell’apprendimento con lo scopo di rendere l’apprendimento stesso più profondo» (Krechevsky et al., 2013). La documentazione è, in questa prospettiva, la via privilegiata per rendere l’apprendimento visibile al soggetto stesso, alla sua classe e alla sua comunità educativa. Diventa anche catalizzatore di un nuovo processo di ricerca didattica nella scuola, che attorno ad essa si trova a riflettere, discutere e confrontarsi; il secondo costrutto è il group learning, definito come «un insieme di persone che sono emotivamente, intellettualmente ed esteticamente ingaggiate nella soluzione di problemi, creazione di prodotti, attribuzione di senso. [Un gruppo] nel quale ognuno apprende sia autonomamente sia con e grazie agli altri» (PZ & Reggio Children, 2001); il terzo elemento nell’Idea «MLTV» è costituito da tutte quelle indicazioni (protocolli, Thinking Routine, ecc.) che rendono visibile il pensiero e che supportano lo sviluppo di capacità di ragionare in modo creativo, profondo e divergente. Il pensiero, infatti, non è solo legato alla dimensione cognitiva ma è disposizionale, distribuito, e può appunto essere reso ‘visibile’ attraverso pratiche particolari.
Perchè adottare l'idea?
• Per incoraggiare una cultura della classe come comunità democratica orientata al rispetto reciproco, all’ascolto dell’altro e alla collaborazione.
• Per sostenere con opportuni strumenti la pratica di riflessione continua sul proprio agire didattico.
• Per creare una collaborazione con i colleghi basata sul regolare confronto professionale.
• Per costruire a scuola una comunità di docenti orientata al miglioramento continuo.
Debate
Il «debate» è una metodologia per acquisire competenze trasversali («life skill»), che favorisce il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti. Il debate consiste in un confronto fra due squadre di studenti che sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dal docente, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). Il tema individuato è tra quelli poco dibattuti nell’attività didattica tradizionale. Dal tema scelto prende il via il dibattito, una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, preparata con esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate aiuta i giovani a cercare e selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. Il debate allena la mente a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, arricchisce il bagaglio di competenze. Al termine il docente valuta la prestazione delle squadre in termini di competenze raggiunte. Nel debate non è consentito alcun ausilio tecnologico.
Perchè adottare l'idea?
- Per superare la logica dello studio inteso come mero apprendimento mnemonico di testi scritti.
- Per favorire l’approccio dialettico.
- Per favorire la pratica di un uso critico del pensiero.
- Per contestualizzare i contenuti della formazione alla società civile.
- Per favorire l’integrazione degli strumenti digitali con quelli tradizionali.
- Per sperimentare metodologie innovative di rappresentazione della conoscenza.
- Per favorire il lavoro in gruppo.
Formarsi e confrontarsi con le Avanguardie Educative
Ciclo di webinar dedicati all’innovazione della scuola in programma da settembre 2020 a marzo 2021.
A partire dalle buone pratiche educative delle scuole che, da tempo sperimentano l’innovazione con l’obiettivo di promuovere la trasformazione “dal basso” attraverso le metodologie didattiche e organizzative innovative, gli incontri propongono una serie di riflessioni su tematiche trasversali quali: la valutazione formativa, la didattica digitale integrata (DDI), l’inclusione e l’integrazione, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), l’educazione ai Media e la trasformazione degli ambienti di apprendimento.
Un’attenzione particolare è data alle pratiche didattiche nella scuola ai tempi del Covid: con approfondimenti volti a comprendere la sostenibilità delle proposte di innovazione nel contesto della DAD e della DDI.
http://www.indire.it/formarsi-e-confrontarsi-con-le-ae/
“Avanguardie Educative”, canale Youtube
https://www.youtube.com/channel/UC8EDiSIUyb7B6ANY76RTu8Q
Indire, ricerca e innovazione per la scuola italiana: canale Youtube: