Bassi-Burgatti

Alunni e alunne maggiorenni che aderiscono volontariamente

Lavoro a scuola e/o nelle classi: incontri con i responsabili UISP dell'attività sportiva in carcere, con i responsabili dell'area educativa del carcere di Bologna (adulti e minori) e con dei volontari che organizzano progetti in carcere, per sensibilizzare e far conoscere ai ragazzi e alle ragazze la situazione dei detenuti all'interno delle strutture carcerarie . Allenamenti pomeridiani in palestra all'interno delle attività del gruppo sportivo

In carcere: svolgimento di partite di calcio e pallavolo tra detenuti, detenute e alunni e alunne che hanno partecipato alla formazione a scuola e/o nelle classi

A scuola, discussione dell'attività svolta

Questo progetto multidisciplinare si pone l'obiettivo di veicolare messaggi importanti quali quello dell'inclusione e della solidarietà attraverso il potente mezzo dello sport. 
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono, lo sport può creare speranza dove prima c’era solo disperazione. E’ più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione.”
(Nelson MANDELA)

Viene proposto dunque agli studenti di istituire una squadra di calcio maschile, una squadra di pallavolo mista, che poi andranno ad incontrare le rappresentative del carcere all'interno della casa circondariale Rocco d'Amato di Bologna 

Primo quadrimestre: incontri con esperti (previa disponibilità degli stessi) e allenamenti in palestra 

Secondo quadrimestre, in genere di pomeriggio, indicativamente nei mesi marzo, aprile e maggio: partite sportive in carcere

Monitoraggio in itinere

La valutazione finale sarà il risultato dell'interesse, della partecipazione e dell'impegno da parte dei ragazzi e delle ragazze

Questa attività potrebbe essere valutata come credito formativo in vista dell'esame di stato finale 

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